LA' DOVE OSANO I MILONGUERI

mercoledì 21 ottobre 2015

Ipotesi Fatali ed istinti innaturali

Il ritmo del tango ha due caratteristiche particolari: e’ fortemente cadenzato ed ha una melodia non uniforme che e’ piu’ spinta e meno spinta, nell'ambito di uno stesso brano: cio’ comporta una accelerazione e una decelerazione dei passi, in armonia con la musica.

Le coreografie hanno dovuto tener conto, fin dall'inizio, della particolare struttura ritmica di questo ballo. Cio’ spiega perche’ il tango si e’ subito prestato a tante interpretazioni personali e perche’, anche quando e’ stato codificato, ha dato origine a molte figure di varia lunghezza con caratteri stilistici diversificati.


 La posizione della coppia e’ nata sotto i migliori auspici: cavaliere e dama erano praticamente abbracciati strettamente, in modo tale che la dama potesse percepire i movimenti anche improvvisati del partner, i bruschi cambi di direzione e, farsi guidare senza problemi. Intuizione ed intesa erano virtu’ fondamentali. 



Non a caso, la donna del tango era chiamata seguidora: doveva saper seguire il cavaliere con leggerezza, eleganza e perizia, successivamente si scopri anche il contrario. 
Nei bordelli, le ballerine piu’ ricercate non erano le donne piu’ belle o piu’ sexy; ma quelle che meglio sapevano "accogliersi nell'abbraccio" . 




la vera sensualita’ di questo ballo consisteva, non tanto negli abbracci e negli intrecci delle gambe, come i benpensanti credevano; ma nella intesa immediata, nella complicita’ totale e maliziosa, intuitiva ed istintiva, che nel silenzio si stabiliva fra i partners: una specie di intimita’ senza parole, una compenetrazione molto piu’ profonda del semplice contatto fisico. Capitava di notare un uomo e una donna, mai vistisi prima, che riuscivano a formare una coppia perfetta di ballerini gia’ alla prima Tanda , pur nella mutevolezza delle figure e dei tempi. 




Nelle piu’ spericolate coreografie, trionfavano improvvisatori dalla guida decisa e femmine che apparivano fatali, volitive, aggressive... ed erano docilissime nel ballo. Per dirla con Marlon Giuri e Simona Griggio, "il tango non codificava i modi del corteggiamento, ma un'ambigua e contraddittoria volonta’ di possesso". ( Emmedance) 











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